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Psicodramma Balint

22 Ottobre 2022 ore 9:00 - 17:45 | 50€
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Psicodramma Balint

sabato 22 ottobre 2022 – Torino
ore 9.00 – 17.45

Presso SPP Torino, via Massena 90

L’evento si svolgerà in due sessioni:

  • mattina: interventi frontali seguiti da discussione con i relatori. Massimo 40 partecipanti
  • pomeriggio: due sessioni di psicodramma Balint.  20 partecipanti

Con la partecipazione del Centro Balint e della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica sede di Torino

Giornata di studio a numero limitato

Per informazioni e preiscrizioni:
iscrizioni@ilnodogroup.it

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Nodo Psicodramma Balint

Descrizione

Lo Psicodramma Balint è una metodologia di intervento per la formazione dei curanti che associa al metodo dei gruppi Balint lo psicodramma psicoanalitico.

Michael Balint, in origine medico di medicina generale a Budapest poi a Berlino, si forma come psicoanalista con Ferenczi e si interessa alla psicosomatica e all’aspetto psicologico della pratica medica. Espatriato in Inghilterra nel 1939, lavora alla Tavistock Clinic per supportare delle assistenti sociali alle prese con problemi familiari e di coppia, ed è così che costituisce i suoi primi gruppi di discussione e affina le sue tecniche gruppali, sviluppando quelli che più tardi saranno chiamati “gruppi Balint” condotti inizialmente con i medici del National Health Service. All’inizio a questi gruppi partecipava una dozzina di medici, ma ben presto questa metodica fu estesa come modello formativo ai “curanti” (infermieri, assistenti sociali e oggi anche medici specialisti, fisioterapisti, psicologi, educatori ecc.), poiché l’accento è posto principalmente sulla relazione curante-curato, una situazione di lavoro in cui inevitabilmente sono presenti aspetti emozionali.

Un gruppo Balint inizia sempre con la presentazione di un caso, a partire da una situazione vissuta dal curante e ben definita nel tempo e nello spazio. La storia è presentata liberamente, così come è stata vissuta dal curante. alla presentazione fanno seguito interventi spontanei. A partire dal racconto centro della discussione vi è il tentativo di comprendere e analizzare il rapporto del curante con il suo paziente per comprendere quale possa essere il modo migliore per svolgere il proprio compito. L’essenziale sta nella discussione che riguarda la relazione curante-curato. Nel gruppo Balint si tratta non soltanto di riconoscere le emozioni, quelle del malato come pure quelle del curante, ma altresì di cercare di comprendere come l’interazione tra i due possa rivelarsi positiva e utile per il paziente e di apprendere in modo più efficace il senso delle difficoltà incontrate nelle situazioni professionali.

Il metodo dello psicodramma Balint, creato e sviluppato da Anne Caïn, psicoanalista e psicodrammatista francese, a partire dal 1970, ha introdotto il linguaggio del corpo nel lavoro del gruppo di formazione Balint, associando al gruppo Balint classico lo psicodramma psicoanalitico integrando i due approcci. Lo psicodramma Balint mantiene lo spirito del lavoro di gruppo inaugurato da Michael Balint nei gruppi che prendono il suo nome e non differisce da questi negli scopi e nei risultati. I gruppi di psicodramma Balint sono dei piccoli gruppi che riuniscono con cadenze regolari dei medici o dei curanti di formazione diversa con la conduzione di uno o due animatori formati a questo metodo (psicoanalisti o altri terapeuti che abbiano avuto un’esperienza analitica personale).

Lo psicodramma psicoanalitico viene inteso nella forma messa a punto a Parigi nell’ambito della Société d’études du psychodrame thérapeutique et théorique (presso cui si formarono anche Paul e Gennie Lemoine, che lo introdussero in Italia partecipando alla fondazione della SIPSA, federata a Coirag )

Secondo questa metodica ciò che viene richiesto al curante non è solamente di esporre una situazione per mezzo di un racconto, ma di ritrovare e provare a mettere in scena alcuni momenti relativi al rapporto con il paziente. Il lavoro si riferisce alla relazione professionale e non dovrà oltrepassare questi limiti.

L’animatore del gruppo invita il curante che presenta un caso clinico non solo a raccontarlo, ma a ritrovare e a mettere in scena, con l’aiuto del gruppo e il ricorso al “gioco” psicodrammatico, dei momenti della sua relazione con il paziente e in questo modo a riviverla. Un partecipante al gruppo presenta un caso professionale nel quale incontra delle difficoltà e al racconto seguirà la messa in scena di alcuni episodi con l’aiuto degli altri partecipanti a cui verrà chiesto di interpretare i ruoli necessari alla rappresentazione.

In generale è il “rovesciamento di ruolo” a interpellare maggiormente il curante o il gruppo. Inoltre la possibilità di “doppiare” i protagonisti della scena in atto offre delle inedite prospettive di chiarificazione sulla situazione.

La riconnessione con una reale scena professionale tende a permettere, con gli apporti degli altri partecipanti, un lavoro di riflessione e di sensibilizzazione, una presa di coscienza dei fenomeni inconsci in gioco nella relazione di cura, e l’inizio di una loro elaborazione.

Nei momenti che precedono o seguono ogni messa in scena il lavoro nel gruppo e con il presentatore del caso non differisce dalle consuete attività di un classico Gruppo Balint. Diversamente dai gruppi terapeutici, qui l’anonimato tra i membri non è richiesto, spesso le persone del gruppo si conoscono ma il segreto professionale è rigorosamente rispettato.

“In definitiva –rilevano Torre e Imperatori – nello psicodramma Balint “Il soggetto può apprendere a collegare la teoria all’esperienza, liberandosi della teoria come rigida griglia, comunque riduttiva. Sì che può prendere l’avvio quella inversione di tendenza quanto mai necessaria affinchè il momento dell’esperienza divenga oggetto di successive riflessioni. Riflessioni che trarranno origine dal dato empirico, vissuto, ‘patito’, osservato, condiviso” (E.Torre, F.Imperatori, 2010)

a cura di Mario Perini

La costituzione dell’Association Internationale du Psychodrame–Balint (A.I.P.B.) si è resa necessaria per il largo estendersi della metodica, che oggi è presente con gruppi di formazione, universitari e non, in vari Paesi, soprattutto Francia, Svizzera, Germania e Canada. L’animazione è assicurata da psicodrammatisti formati e appartenenti all’A.I.P.B.

Programma

Mattino
8.30 – Registrazione partecipanti
9.00 – Saluti: Erica Gay, Presidente Il Nodo Group
9.15 – Introduzione alla giornata: dalla narrazione alla drammatizzazione. Mario Perini
9.30 – Gruppi Balint e Psicodramma Balint nella formazione dei “curanti”. Jean- Pierre Bachmann
10.30 – Sistemi di memoria, Gruppi Balint e Psicodramma Balint. Bianca Gallo
10.45 – Pausa caffè
11.00 – Discussione
12.30 – Conclusioni

Pausa pranzo

Pomeriggio
dalle 14.30 alle 16.00 – Prima sessione di Psicodramma Balint
dalle 16.00 alle 16.15 – Pausa
dalle 16.15 alle 17.45 – Seconda sessione di Psicodramma Balint

Quote di partecipazione

Mattina
Partecipazione gratuita: massimo 40 partecipanti (online partecipazione libera)

Pomeriggio
quota di partecipazione 50 €
quota di partecipazione per soci Il Nodo Group e studenti SPP 40 €
(massimo 20 partecipanti)

Relatori

Mario Perini
Medico psichiatra, Psicoanalista SPI e IPA, socio fondatore de Il Nodo

Jean-Pierre Bachmann
Medico psichiatra, psicoterapeuta, psicoanalista della Società Svizzera di Psicoanalisi

Bianca Gallo
Psicoterapeuta individuale e di gruppo, socio Il Nodo, socio Acanto, socio NPSA

Per informazioni e preiscrizioni:

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www.ilnodogroup.it

iscrizioni@ilnodogroup.it

Partner

Con la partecipazione del Centro Balint e della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica sede di Torino

Bibliografia essenziale sul tema

Anzieu, D. (1979): Lo psicodramma psicoanalitico del bambino e dell’adolescente, ed. Astrolabio
Bachmann, J.-P. (1993) : La mémoire et le corps dans le psychodrame-Balint. Psychothérapies, n.1, p. 17
Bachmann, J.-P. (2016) Gruppi Balint e Psicodramma Balint nella formazione dei curanti. Relazione ad Acanto (29.10.2016, Genova)
Balint, M. (1957): Medico, paziente e malattia, ed. Fioriti (nuova edizione, 2014)
Caïn, A. (1989): Corps et langage dans la formation par la technique du psychodrame. In : M.Sapir (dir.) Formation à la relation soignant-soigné. La pensée sauvage, Grenoble.
Caïn, A. (1993): Introduction du psychodrame-balint dans la formation psychologique des médecinsʺ. Psychothérapies, n. 1.
Caïn, A. (1994): Le Psychodrame-Balint, Méthode, Théorie et applications, La Pensée Sauvage, Grenoble.
Dauchez, C. – Boukhobza, H. (2017) Une expérience de Psychodrame Balint à la faculté. Esprit et Corps, n.7 (La relation soignant-soigné, de la formation à la pratique), pp. 15-62
Fontaine, P. (2002): Le psychodrame-Balint, fantastique instrument de formation à la relation médecin-malade. PrimaryCare, 2:12–14
Lemoine G. et P. ( 1975) Le psychodrame, Robert Laffont editeur

Association Internationale du Psychodrame Balint

Sito AIPB: www.psychodrame-balint.com

Dettagli

Data:
22 Ottobre 2022
Ora:
9:00 - 17:45
Prezzo:
50€
Categoria Evento:
Tag Evento:

Luogo

SPP Torino
via Massena 90
Torino, Italia